sabato 15 marzo 2014

"Rilevazione Statistica". Ancora attacco burocratico al fotovoltaico.

E’in arrivo l’ennesima pastoia burocratica che il GSE vuole provare a perpetuare ai danni delle energie rinnovabili e in particolare contro gli impianti fotovoltaici, chiamata con l’innocua sigla “rilevazione statistica ”.
Appena poco tempo fa i proprietari di suddetti impianti avevano dovuto subire in molti casi, con amarezza, l’ obbligo del loro accatastamento.
Da inizio anno anche agli impianti in scambio sul posto è stato nuovamente imposto il contatore di produzione (a che scopo si capisce oggi).
Fra gli altri attacchi a fuoco continuato annoveriamo la riduzione delle percentuali di ammortamento del costo degli impianti per le imprese, la proposta di abbassare la soglia di potenza dello scambio sul posto, il crollo del prezzo minimo garantito per gli impianti in cessione totale.
Una scientifica e micidiale guerra , i cui proiettili sono le carte bollate e la burocrazia più avvolgente.
Ora con la procedura denominata “rilevazione statistica ”, in pratica un proprietario di impianto fotovoltaico, anche domestico di 3 kW, se questa assurda pastoia burocratica sarà avvallata (ma questa volta si dovrà passare sopra i corpi degli imprenditori del settore) dovrà ogni anno tenere la contabilità di :
- anagrafica del produttore
- ubicazione impianto
- dati relativi al censimento già effettuato sul sistema GAUDI di TERNA
- dati tecnici d’impianto
- dati mensili relativi all'energia prodotta
- dati mensili relativi all'energia immessa in rete
- dati mensili relativi all'energia autoconsumata
- dati relativi all'utenza associata all'impianto di produzione
Se la registrazione fosse una pratica “una tantum” , pur con malumore, si potrebbe anche fare uno sforzo per adempiere, ma se c’è un modo di scoraggiare una persona intenzionata a investire su un impianto fotovoltaico, anche in semplice autoconsumo (ora che la scusa degli ricchi incentivi non c’è più qualcosa si dovrà pure inventare!) e quello di imporre una valanga di asfissiante, ma soprattutto inutile burocrazia continuativa nel tempo. Questa assurda imposizione ha anche probabili elementi di illegalità in quanto i dati richiesti possono essere ricavati dal GSE attraverso la registrazione GAUDI come produzione complessiva, e dai dati di immissione in rete attraverso i contatori bidirezionali richiedendoli agli enti gestori. Cosa che viene già fatta nella quasi totalità degli impianti che usufruiscono della convenzione scambio sul posto. Lo stato non può imporre ai cittadini di fornire dati già in suo possesso o reperibili.
Inoltre, i dati di produzione per impianti fotovoltaici senza specifico contatore installati nel 2013, sono indiscutibilmente non recuperabili. Vuole il GSE obbligare gli utenti a produrre dichiarazioni false o inventate al fine di dover compilare un modulo per non incorre in sanzioni? Si dovrà pagare la sanzione per mancata comunicazione opporre quella per comunicazione di dati falsi e inventati?
 A che pro questa ennesima pastoia burocratica che colpisce migliaia di piccoli proprietari di impianti ad uso domestico per autoconsumo?
Il dato di fatto è che la politica, chissà se “sollecitata” da qualche potere forte,  si sta scagliando con violenza selvaggia contro chi, facendo un investimento in impianto fotovoltaico, tutt'ora con tempi di rientro più che accettabili anche senza incentivi su con impianti ben dimensionati sui consumi delle utenze, contribuisce alla riduzione dell’inquinamento e alla rivoluzione energetica verso la micro generazione distribuita. Invece il messaggio che arriva inequivocabile è che dobbiamo consumare l’energia prodotta dalle centrali alimentate a fonti fossili e garantire guadagni miliardari ai monopolisti: la tecnologia che riduce i costi energetici a vantaggio delle persone comuni è da ammazzare senza alcuna pietà. Scientificamente.
Ormai la burocrazia ci sta massacrando in ogni settore ma in particolare viene usata per frenare lo sviluppo delle energie rinnovabili, a tutto vantaggio degli utili dei grandi monopolisti.

Chi vuole un mondo pulito e libero dalla schiavitù fossile, non può accettare tutto questo.